Trimestre anti inflazione: attenzione, il risparmio si rivela una trappola, svelata l’amara verità

Lo scorso 1° ottobre è iniziato il trimestre anti inflazione ideato dal Governo per sostenere economicamente i consumatori.

I prodotti a prezzi calmierati non convincono fino in fondo. Il risparmio è reale o si tratta solo di fumo negli occhi?

Prodotti prezzi calmierati si risparmia veramente?
La verità sul trimestre anti inflazione – Agenord.it

Fare la spesa al supermercato significa spendere cifre nettamente superiori rispetto a un anno e mezzo fa. A causa dell’inflazione (e delle speculazioni) i prezzi sono raddoppiati se non triplicati tanto da far diventare quasi inaccessibili alcuni prodotti. Le famiglie chiedono un risparmio a gran voce e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pensato di intervenire con il trimestre anti inflazione.

Dal 1° ottobre al 31 dicembre nei supermercati e discount aderenti all’iniziativa i consumatori troveranno beni di prima necessità scontati del 10%. Li riconosceranno perché avranno un bollino tricolore applicato. Pane, pasta, farine, latte, acqua, prodotti per l’infanzia ma anche detersivi e farmaci nel paniere dei prezzi calmierati. I costi bloccati dovrebbero aiutare le famiglie in un contesto difficile con pochi cenni di miglioramento. Eppure c’è chi critica l’iniziativa.

Le critiche al trimestre anti inflazione: il risparmio c’è o non c’è?

L’obiettivo del trimestre anti inflazione nato da un patto tra Governo, produttori e distributori di prodotti alimentari è di garantire un risparmio ai consumatori. Tre mesi di tutela del potere d’acquisto dei cittadini grazie alla possibilità di avere accesso a sconti e prezzi calmierati.

Sconti nel trimestre anti inflazione
Prezzi calmierati, il risparmio ci sarà? – Agenord.it

La critica principale riguarda l’area di intervento limitata. Il Codacons denuncia la mancanza di controlli sull’applicazione reale degli sconti nonché la libertà di adesione volontaria lasciata alle industrie e di scelta delle modalità di attuazione dell’iniziativa da parte dei produttori. Tanti consumatori rimarranno fuori dall’aiuto perché non sapientemente gestito dall’esecutivo. Questa la conclusione del Codacons a difesa dei cittadini.

Troppa autonomia data ai distributori e produttori e nessun coinvolgimento dei consumatori, questo l’errore di base. L’ente è convinto che gli sconti difficilmente arriveranno a tutta la popolazione e così il risparmio sarebbe nullo per tante famiglie. Un altro errore la mancata inclusione di negozi al dettaglio e punti vendita di piccole dimensioni che soprattutto nei piccoli Comuni servono centinaia e centinaia di consumatori. Questi negozi non passano dalla grande distribuzione e non potranno applicare sconti.

La posizione del Codacons, dunque, è chiara. L’intervento sarà utile solamente per una parte della popolazione. Non verrà garantito a tutti quel risparmio promesso dal trimestre anti inflazione stimato dai 30 ai 50 euro al mese per tre mesi (sempre che gli sconti vengano realmente applicati).

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