A seguito di segnalazione telefonica anonima, i militari con appostamenti mirati, constatavano l’attività sospetta di un soggetto intento a trasportare gabbie per uccelli in un garage di una civile abitazione. Sentendo provenire dallo stesso locale canti di fringillidi, i militari, dopo essersi presentati, procedevano all’identificazione dello stesso e all’acquisizione delle informazioni circa l’attività perpetrata all’interno del locale. Dopo un’iniziale reticenza nel consentire alla pattuglia l’accesso al locale, l’autore della presunta condotta illecita, procedeva all’apertura del garage. La perquisizione locale consentiva di rinvenire n.30 esemplari di crociera (Loxia curvirostra), specie rigorosamente protetta dalla Convenzione di Berna e numerosi strumenti di caccia non consentiti: n.11 bacchette cosparse di vischio per l’attività di cattura, n.4 pali di metallo impiegati quali supporto alle bacchette, n.24 anellini in plastica rimovibili per l’inanellamento e relativa attrezzatura per la loro applicazione.
Gli accertamenti effettuati sul posto e le dichiarazioni rese dallo stesso, consentivano di denunciare l’uomo, 67enne, alla Procura della Repubblica di Bergamo come autore delle condotte delittuose. La principale ipotesi di reato a suo carico, oltre alle sanzioni di natura contravvenzionale previste dalla legge nazionale sul prelievo venatorio, è il furto venatorio a cui il codice penale attribuisce al massimo la reclusione dai sei mesi ai tre anni.
Rimane alta la soglia di attenzione dei Carabinieri Forestali che, anche a stagione venatoria chiusa, continueranno i controlli sul territorio per impedire che i bracconieri esercitino la loro attività illegale, avvalendosi in questo della preziosa collaborazione dei cittadini, che potranno segnalare presunti illeciti al numero di emergenza ambientale 1515.
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